Cosa fare a Palermo la sera, i migliori locali

Di cose da fare e visitare a Palermo ce ne sono tantissime durante un weekend. Oggi vogliamo occuparci della sera e della notte, andando a cercare i migliori locali e ristoranti del capoluogo siciliano. Al centro storico ci sono moltissimi locali. L'aperitivo si fa nelle terrazze cittadine di Oliver (via F.P Di Blasi 2, vicino a via Liberta), qui c'è un'ottima carta di vini siciliani, inclusi gli spumanti. Anche l'enoteca storica della città, Picene (via Marconi 36), è gestita da due generazioni da veri intenditori. Il must in città rimane però Kursaal Kalhesa al Foro Italico: comodi divani per un social relax tra un libro e un artista di passaggio e, clima permettendo, il giardino. È senza dubbio uno dei recuperi più riusciti in città, con i vecchi magazzini in pietra dai tetti a volta trasformati in salottini su più piani, una libreria, e perfino
un grande camino per le sere invernali.

Chi desidera ancora la vista mare può andare a la Tonnara Bordonaro (via Bordonaro 9), che resta comunque aperta nei fine settimana. Tornati nel centro storico, tra fastose facciate e vicoli fatiscenti, si può andare alla ricerca delle nuove insegne luminose che hanno preso il posto di pub storici. Alle spalle di via Butera, il piccolo, ma di gusto più europeo, Mikalsa (piazza Kalsa) è il ritrovo ideale per gli amanti della birra (centinaia le etichette disponibili), e per chi ama la musica dal vivo. Appena aperto, dietro a piazza Magione, ecco L'Isola (via Vetreria 23), c'è una galleria d'arte - espone le opere di Giorgio Carpinteri -, un caffè gourmand dove rifugiarsi per uno stuzzichino e due chiacchiere a qualsiasi ora del giorno, e un bar per un drink serale. Certo, il sabato sera addentrarsi nella via dei Candelai, per raggiungere l'omonimo locale e associazione culturale (via Candelai 65) o in piazza Olivella alle spalle del Teatro Massimo, l'oasi pedonale che offre la maggior concentrazione di locali etnici, tutti attrezzati con ampi tendoni per stare all'aperto, può essere impegnativo. Qui si va non per stare tranquilli, ma per un bagno nel suk palermitano, tra profumi d'Oriente e di rosticceria locale, con musica ad alto volume fino alle ore piccole, quando compaiono, come per magia, i cornetti appena sfornati. In un vicolo oltre la chiesa barocca di Sant'Ignazio all'Olivella, si trova pero il più mondano, e tutto sommato tranquillo, locale della Palermo Vecchia: è lo storico Cambio Cavalli (via Patania 54), con pochi tavoli nel cortile per una degustazione di stuzzichini e champagne.

Stessa atmosfera a Gli Amanti, (p.za Colonna) di fronte al Museo Salinas, ideale per un piacevole drink e ottime torte o dessert anche dopo il teatro. Il PaLab (piazzetta del Fondacot), in un violetto nei pressi del Palazzo dei Normanni. È un po' fuori mano, ma ripaga della visita non solo per i piacevoli spazi interni con saletta per esposizioni e degustazioni, ma anche perchè consente di scoprire un angolo pressoché sconosciuto del centro storico. Spostandosi verso la Citta Nuova di Palermo, molto gettonato è il Tribeca (via M. Stabile 134), con interni di sofisticato design dove gustare un ottimo sashimi. L'Agricantus (via XX Settembre 82a), con intrattenimento teatrale e musica dal vìvo, va bene per i dopo cena, mentre al Pelai (via P Calvi 5), ex cinema trasformato in locale, si va per ballare fino a tarti nei weekend. E resiste sempre, dairapentjvo in poi, l'ormai storico La Cuba (via F. Scaduto), grande veranda coperta nell'oasi tra i palazzi di Villa Sperlinga.

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